Altitudini: S.Germano (486 m) – Briere (736 m) – Poggio Pini (1228 m) – Ciaurenchi (1167 m) – Minusani (770 m) – Ciampetti (653 m)
Tempo complessivo: 5 ore
Il territorio di San Germano Chisone offre diversi suggerimenti per gli amanti del trekking. Un percorso che presenta ampi scorci panoramici sulla bassa val Chisone, sul vallone di Pramollo e perfino sul Monviso parte dalla piazza XX Settembre. Oltrepassato il portico si imbocca sulla sinistra la strada in salita di Via Mondoni che sale fino a congiungersi alla strada per Pramollo. Attraversata la Provinciale, si segue la ripida stradina asfaltata che conduce ai Gianassoni. Si raggiunge così in pochi minuti la borgata Grisse dove si abbandona la carrozzabile per seguire la bella mulattiera lastricata che sale tra campi ben coltivati. Si incontra nuovamente la carrozzabile e poi la mulattiera sale per un breve tratto nel bosco di castagno. Salendo si gode una bella vista sul Gran Truc e sulle borgate delle Garde (lâ Garda davâl e damount), che come le sottostanti Barricate (la Barricadda) furono un tempo luoghi fortificati di vedetta in difesa del vallone di Pramollo. Ancora pochi minuti di salita e si perviene a Briere (lâ Brìra), ultimo villaggio abitato tutto l’anno che si incontra su questo percorso. Passate le abitazioni, la mulattiera ben lastricata si inoltra in un castagneto e giunge a Case Peui (li Peui ’d lâ Brìra,843 m.).
Di qui il sentiero poggia a sinistra, si inoltra in un bel bosco di abete rosso fino a pervenire alla sorgente della Sarazìna, (toponimo riferibile al passaggio nella Valle dei Saraceni), la cui fresca acqua è raccolta in una rustica vasca formata da grossi lastroni in pietra. Dalla fonte si sale subito sulla destra e in breve si tocca i Peui damount, che si lascia sulla destra per proseguire nel bosco in cui il faggio diventa l’essenza dominante. Si sale alla sella del Plan dei Loubie, il cui nome ricorda la presenza del lupo nelle nostre valli in altre epoche.
Aggirato un roccione, il sentiero si fa più ripido e meno agevole fino ad un’ultima sella in mezzo ai faggi. In pochi minuti si può raggiungere, proseguendo verso destra sulla cresta, Roccia Cloutetta, buon punto panoramico su San Germano e Villar Perosa. La salita è praticamente terminata e un sentiero pianeggiante, in mezzo a citiso, nocciolo, roverella e pino silvestre ci conduce alle Case Pini (Mianda di Riciard, 1205 m.), da dove si perviene ad una baita isolata situata ai margini di una radura (Sea ‘d Ghigou, m. 1250), dalla quale si ha una buona visuale sul Vallone di Pramollo. Seguendo il sentiero che percorre lo spartiacque verso sud-est, in circa 15 minuti si raggiunge il Poggio Pini, conosciuto anche come Belvedere, magnifico punto panoramico su tutta la bassa val Chisone e riconoscibile da lontano per la presenza del palo su cui era stato posto un faro.
Per completare la gita si può anche arrivare, sempre partendo dalla baita e andando verso nord, alla sommità di Roccia ‘d Courfouran, che domina il tratto di Valle compreso tra Villar Perosa e Pinasca ed alla vicina Tuna Griotta, interessante cavità naturale legata ai ricordi della Resistenza, e che servì forse da rifugio ai profughi valdesi. poggio dei pini salita
Su questa grotta, una leggenda locale vuole che un certo capitano Michel Griot, durante le persecuzioni anti-valdesi, o la guerra di successione al trono d’Austria, venisse ferito dai Francesi ed occultato dai suoi correligionari nell’anfratto, fino a completa guarigione. Per questo motivo il luogo ( che offre un magnifico riparo perché nascosto da una fitta vegetazione) avrebbe assunto il toponimo con cui è conosciuto tuttora.
Per il ritorno, oltre alla possibilità di seguire il percorso di salita, una variante interessante prevede di scendere seguendo la mulattiera che conduce a lh’ Ervuar e Ribetti dove troviamo la carrozzabile proveniente da Ruata. Dai Ribetti si scende ai Ciaurenchi poi si torna a volgere ad est per seguire la carrozzabile che scende ai Micialetti.
Qui si imbocca la mulattiera che attraversa prima l’ampia comba e poi un bosco ceduo dove di tanto in tanto si incontra un casolare isolato. Si perviene così in breve alla strada carrozzabile nei pressi della borgata Minusani, già nel Comune di San Germano. Seguendo ora la strada carrozzabile si scende in mezzo alle borgate di Bernardi, Garde damount e daval ed infine Ciampetti. Raggiunta la provinciale per Pramollo si ritorna a San Germano seguendo la stradina delle Gorge (via I° Maggio).