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La storia dei Valdesi


Descrizione

Il Comune di San Germano ha legato molte pagine della sua storia alle vicende dei Valdesi, seguaci di Pietro Valdo di Lione, che circa 10 secoli fa si staccò dalla Chiesa cattolica. Giunti nelle valli Germanasca, Chisone e Pellice, a partire dal XIII secolo i Valdesi vi trovarono rifugio. La loro storia è costellata di molte guerre e di persecuzioni che si protrassero per parecchi secoli. San Germano a partire dal XVI secolo ha sempre avuto una consistente presenza valdese, uno dei suoi primi pastori fu arso vivo nell'abbazia per non avere abiurato la sua fede. Poiché la val Perosa durante le guerre di religione dei secoli XVI e XVII era una terra di passaggio per le armate del re di Francia e del duca di Savoia che si contendevano le due sponde del Chisone, San Germano divenne il quartier generale delle truppe regie che si preparavano a sferrare i loro attacchi alla val San Martino (val Germanasca), e il vallone di Pramollo, a causa della conformazione del suo territorio, divenne rifugio per i Valdesi costretti a sfuggire al nemico.
 


Dopo l'Emancipazione dei Valdesi, concessa nel 1848 dal re Carlo Alberto avvenuta il 16 febbraio del 1848, che ha restituito loro i diritti civili e politici, San Germano ha seguito di riflesso gli avvenimenti che si sono susseguiti nella storia nazionale. 

Ogni anno, in memoria di tale data, i sangermanesi valdesi e  le donne nel costume tradizionale animano per le strade del paese un corteo che giunge al tempio per la funzione religiosa. La sera prima, il 16 febbraio, le Valli Valdesi vengono illuminate da numerosi falò, accesi secondo la tradizione per gioire della libertà ritrovata.



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