Descrizione
Anche queste guerra vide molti sangermanesi coinvolti: 43 le vittime: 14 militari, 16 partigiani e 13 civili. Fra i militari ricordiamo il marinaio Guido Viiçon che morì nel 1941 durante la spedizione di Malta, per la quale gli fu conferita la medaglia d’oro al valor militare, e a cui il Comune ha dedicato la via centrale del paese. Dopo la disfatta dell’esercito alcuni militari sangermanesi degli eserciti furono avviati alla deportazione. Molti partigiani si rifugiarono nel vallone di Pramollo, un punto strategico per la valle e costantemente presidiata per la presenza di alcune industrie. Numerosi furono i rastrellamenti a cui seguirono azioni di rappresaglia dei partigiani, che non sempre ebbero un esito felice. La popolazione cercò di collaborare con i partigiani in cerca di soccorso; operavano anche delle staffette locali, ela Società Talco e Grafite fu di vero aiuto fornendo viveri allo spaccio del Malanaggio.
Moli furono gli avvenimenti accaduti nel nostro territorio comunale, puntualmente descritti dal pastore valdese Gustavo Bertin, in un diario, che attualmente è possibile consultare a Torre Pellice presso gli archivi della Tavola Valdese.
Molte sono inoltre le lapidi sparse in tutto il territorio del Comune che ricordano i caduti (partigiani e civili) per opera dei nazi-fascisti.
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