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Descrizione

Toponimo: Prato la rosa. Con il termine  rosa si indica in genere una rozza, un animale da soma equino

Altitudine: 910 m

 

Ridente borgata che si adagia su un esteso pianoro a guardia della bassa val Chisone e della pianura pinerolese. I suoi terrazzamenti a monte dell’abitato, con i muri a secco costruiti dai borghigiani utilizzando materiali locali nel massimo rispetto dell’ambiente, conferiscono  al paesaggio un tratto caratterizzante. Un bel forno in pietra al centro della borgata ci ricorda il suo passato comunitario. Ci si arriva da un’ardita strada che sale dalla Turina e tocca le borgate Roncaglia, Garossini, Bauciaria, Bric,  Rosbello e Castellazzo.

 

La zona ha dato origine a numerose leggende locali popolate di stregoni (lî soursíe) dai poteri straordinari, di fate, creature misteriose che vivevano nei boschi, nonché di lupi solitamente dispensatori di paura e disgrazie. Una di esse assai curiosa ci informa come giunse la luce artificiale a Pralarossa. Il merito fu di un certo barba Poulèt, un colpoltore che dopo un viaggio in Liguria portò a casa un lume a petrolio, che nessuno ancora conosceva, e la sera invitava tutti a casa sua a leggere il giornale. Durante la guerra di Liberazione in questa zona operò anche una squadra partigiana e si ebbero a registrare numerosi atti di rappresaglia da parte delle milizie nazi-fasciste.


Foto

Borgata Pralarossa



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