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Comune di San Germano Chisone
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Blasoni degli abitanti di San Germano Chisone
Le rortie

Nella zona dell'ex Comune di Inverso Porte ora annesso al Comune di San Germano Chisone gli abitanti sono soprannominati  'Le rortie', legni ricurvi utilizzati per legare le fascine.


Li babi

Gli abitanti del Comune di San Germano sono chiamati Li Babi - i rospi e la leggenda che segue è una spiegazione del nome loro attribuito.

La leggenda del rospo

Ogni paese, e spesso ogni borgata ha assunto per qualche motivo particolare o evento straordinario un soprannome che ne caratterizza gli abitanti. I sangermanesi sono da sempre conosciuti come babi (rospi). L'origine di tale appellativo si collega alla natura del territorio montuoso e in particolare alla sua storia geologica. Una leggenda racconta che molto tempo fa a Pomeano, nel Comune di Pramollo, gli abitanti del luogo piantarono una rapa che divenne così grossa da doverla sterrare facendo scoppiare una mina. Il pezzo più piccolo rotolò fino a valle e si fermò alla gola del Malanaggio. Tale masso fece da diga all'acqua del torrente Chisone, che straripo' allagando l'abitato di San Germano. Si formò così un lago e da allora il paese diventò la babiera, l'ambiente cioè in cui vivono abitualmente molti anfibi, ed i sangermanesi, di conseguenza furono soprannominati babi. 
Tale leggenda trova conforto nella storia geologica della valle che attesta la discesa di un ghiacciaio fino allo sbocco vallivo nei pressi nel nostro Comune. Da qui probabilmente trae origine l'immaginario di un luogo acquitrinoso, habitat naturale per rane e rospi. 
Il rospo è diventato quindi il simbolo di S. Germano e dei sangermanesi, che da sempre lo hanno adottato come loro emblema: lo troviamo infatti spesso riprodotto quale logo di associazioni e ditte o come simbolo delle manifestazioni locali. L'Amministrazione comunale sotto l'egida di questo anfibio ha curato LOU BABI, un'agenda annuale che accompagna i cittadini ricordando loro le principali manifestazioni, le notizie riguardanti l’operato del Comune e tratti di storia locale.

Lo stemma e il gonfalone comunale

'Inquartato: nel primo e nel quarto, di rosso, al rospo di verde, allumato di rosso, visto dorsalmente e in banda; nel secondo e nel terzo, d'oro, alle due fasce ondate, di azzurro'.

Il nuovo stemma comunale, adottato con decreto del Presidente della Repubblica in data 24 aprile 2.000, ha come emblema l'acqua, che da sempre rappresenta un bene prezioso per l'economia locale, dapprima agricola e poi industriale, e il rospo, protagonista di una nota e amata leggenda locale di cui sopra. L'acqua in questione è quella del torrente Chisone che, oltre a dare il nome alla valle, in passato fu protagonista di molte pagine di storia poiché delimitava la linea di confine del territorio ducale e francese: a testimonianza di ciò sulle due sponde a monte dell'abitato esistono ancor oggi le borgate Savoia e Franza. Il gonfalone, che riprende nella sua parte centrale il disegno dello stemma, è in drappo giallo riccamente ornato di ricami d'argento e reca una cravatta con nastri dei tre colori nazionali frangiati d'argento. Viene solitamente esposto durante le cerimonie ufficiali nell'ambito del Comune, ed anche fuori del territorio comunale.



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